Come molte delle grandi invenzioni, anche le scarpe da ginnastica nascono come necessità per poi diventare una moda, tra queste anche le Sneakers.
Sono stati gli indigeni a ideare il primo modello di quelle che oggi chiamiamo Sneakers: semplice resina ricavata dagli alberi di caucciù per la pianta del piede, per poter affrontare i terreni più impervi.
La prima scarpa sportiva, studiata per avvolgere tutto il piede con una suola di folla e il resto della tomaia in tela, nasce ufficialmente nel 1850. Siamo in Inghilterra e soprattutto gli aristocratici scoprono le qualità di questo modello per praticare sport all’aria aperta.
Comode e chic, la scarpa da ginnastica prende il nome di Plimsoll e solo dopo di Sneakers, nome che ancora oggi fa riferimento al modello di calzatura sportiva. Durante le Olimpiadi del 1896, le sneakers conquistano la loro fama diventando un vero e proprio fenomeno di massa.
Inizia a diffondersi l’utilizzo delle scarpe da ginnastica non soltanto per eventi sportivi, ma come simbolo di ribellione e di emancipazione. Negli Stati Uniti, a partire dagli anni Cinquanta, vengono indossate insieme ai jeans e alla giacca in pelle: la moda sta cambiando a partire dalle sneakers.
In questi anni e negli anni successi, si registra un boom del mercato delle sneakers. Secondo le statistiche, circa trenta milioni di persone le indossano per fare sport o per una semplice passeggiata. Naturalmente, sono i giovani per primi ad abbracciare questa nuova moda, probabilmente prendendo come modello una figura simbolo come James Dean, icona del cinema che indossa liberamente le sue All Star.
Con il passare del tempo, le sneakers vengono abbinate anche ad abiti eleganti e da ufficio. Lo stesso stilista Giorgio Armani è precursore di questa nuova moda seguito da Lapo Elkan e da Pietro Chiambretti che le indossa sotto lo smoking.
C’è da dire che la grossa impennata delle scarpe da ginnastica nel campo della moda la si deve al popolo americano così attento alla ginnastica e al jogging. Dalla loro diffusione, le sneakers attirano l’attenzione delle grosse aziende che realizzano vari modelli. Anche in Italia sono diventate un capo di abbigliamento facilmente abbinabile ad una tuta o a un jeans, ma anche ad outfit più impegnativi come abiti e gonne.